Errore comune e ricorrente è di assegnare alle correnti vaganti la causa della corrosione sul prodotto, soprattutto nei casi in cui, dopo molti sforzi, non è stato possibile trovare la vera soluzione al problema.

In realtà, l’incidenza dei casi di corrosione realmente imputabili a questo fenomeno è molto esigua e prevede contesti ben specifici: cerchiamo di fare chiarezza.

Innanzitutto, è possibile individuare quattro elementi che devono essere presenti per poter considerare la corrente vagante come causa di corrosione:

  • Presenza di una fonte di corrente continua vicino al luogo in cui il materiale si è corroso;
  • Interramento del manufatto;
  • Perforazione sul prodotto particolarmente violenta;
  • Presenza del prodotto della corrosione nel lato di uscita e di una protezione nel lato di entrata.

Ma cosa sono, esattamente, le correnti vaganti?

Con questo termine si intendono correnti continue che fuoriescono dal circuito primario per seguire percorsi imprevisti, attraversare altre strutture metalliche, e infine rientrare nel circuito originario, generando una marcata corrosione nel punto di uscita della struttura metallica.

Si tratta di un fenomeno che avviene, quasi nella totalità dei casi, in strutture che si trovano interrate e che quindi favoriscono la conduzione della corrente.

Inoltre, caratteristica fondamentale è la presenza di corrente continua, che genera un danno particolarmente violento, con una cinetica di corrosione molto rapida. Al contrario, il fenomeno è molto più improbabile nei casi in cui è presente corrente alternata, come quella delle abitazioni domestiche, ed è considerabile blando in termini di danneggiamento.

Tra le fonti più comuni è possibile elencare saldatrici, celle elettrolitiche, sistemi di protezione catodica e impianti di trazione elettrica, come le linee ferroviarie. I metalli ferrosi sono quelli più soggetti a fenomeni corrosivi derivanti da correnti vaganti, che possono entrare in conduttori come tubazioni, cavi e serbatoi.

È necessario, inoltre, prestare attenzione a non confondere le correnti vaganti con le correnti galvaniche, che si presentano diversamente e di cui parleremo prossimamente.

Nonostante sia un fenomeno estremamente dannoso, è possibile comunque adottare alcune precauzioni per la corretta gestione dei materiali e dei prodotti soggetti a corrente vagante, come:

  • Utilizzare materiali isolanti;
  • Ricorrere a rivestimenti superficiali come zincatura o cromatura, che permettono di non far passare la corrente;
  • Inserire nell’impianto un anodo sacrificale.

Fortunatamente, però, la corrosione da corrente vagante è un fenomeno molto raro.

Se nel tuo caso concreto di corrosione non ritrovi tutti gli aspetti di cui abbiamo parlato all’inizio e la causa è stata fatta risalire a un fenomeno di corrente vagante, è probabile che sia stata condotta una prima valutazione molto superficiale e diventa quindi necessario confrontarsi con un esperto del settore.